Categoria: Brescia Selection
L’economia al primo posto, la politica al secondo, la cultura sul palco d’onore, l’etica come sensore: gli stati generali dell’economia bresciana come nuova alleanza “costituente” tra imprese, banche, università, istituzioni.
Diamo spazio e fiato, non esclusivo ma decisivo, a imprese e imprenditori. Nella certezza che le forze produttive sono sempre, anche senza saperlo o senza volerlo, oggettivamente progressive e propulsive. Nella convinzione che l’azienda non è un’opera pia, che antepone il bene altrui a quello proprio, ma un’opera buona, poiché facendo il bene proprio fa anche quello altrui. Ma per fare il bene altrui l’impresa deve saper (e poter) fare il bene proprio.
A tal fine occorre, tra le altre cose, una stampa non evasiva (quella che non disturba e nemmeno parla al manovratore) ma neppure elusiva (che parla ma non disturba) bensì incisiva (che parla e se necessario disturba il manovratore). Una informazione non invasiva e non aggressiva ma allo stesso tempo “senza chiedere permesso”, se non nei casi in cui sia utile al lettore prima che all’interlocutore. Una “etica dell’informare” capace di vedere oltre la “estetica di comunicare”. Ad maiorem Brixiae gloriam.